sabato 13 aprile 2013

Vigoressia o anoressia reversa

Si tratta una forma di dismorfia muscolare, essenzialmente maschile, che si è sviluppata soprattutto negli ultimi decenni. Viene anche chiamata complesso di Adone in quanto implica l’esercizio fisico compulsivo, diete iperproteiche ed abuso di anabolizzanti, per la vergogna e la convinzione di apparire piccoli.
Ossessionati da questa dis-percezione e convinzione di inadeguatezza, queste persone, perlopiù bodybuilder, dedicano moltissimo tempo ed energie alla ricerca di una perfezione che, per quanto magari già raggiunta, non riusciranno mai a riconoscere. C’è un continuo confronto con gli altri da cui si esce sempre perdenti: troppo magro, poca massa, troppo poco allenamento. Sembra che questa patologia riguardi il 20% degli uomini che soffrono di disturbi del comportamento alimentare. Ci sono dei comportamenti-sintomo che possono essere presi in considerazione per una diagnosi precoce della Vigoressia:
  • L’ossessione per l’esercizio fisico
  • Andare in palestra per molte ore, anche quando si è indisposti
  • Guardarsi allo specchio in modo continuo, dalle 12 alle 50 volte in un giorno
  • Il non mostrare i tanto agognati muscoli, ma al contrario, nasconderli per la vergogna di non aver ottenuto la perfezione
  • L’uso di steroidi anabolizzanti nonostante gli effetti collaterali dannosi
  • Fare attenzione in modo ossessivo alla quantità di proteine assunte.
In comune con l’Anoressia Nervosa vi è l’ideale di perfezione esasperato, portato all'estremo. La tipologia Reverse esprime la propria insicurezza nella paura di un corpo debole, fragile. E inizia a inseguire una presunta forza esteriore, spesso confusa con il concetto di mascolinità, e di virilità. Il corpo viene violato e violentato con allenamenti estenuanti, la pelle si riempie di smagliature, la muscolatura si irrigidisce fino ad assumere un aspetto innaturale, e i normali movimenti vengono ostacolati dalla rigidità e dalla massa muscolare. La paura di sembrare esili fa sì che si ingeriscano quantità abnormi di cibi proteici con un ossessività maniacale tipica di tutti i DCA, arrivando a mettere la sveglia di notte per potersi alimentare ad orari precisi. Vengono assunti cibi artificiali proteine di sintesi, e compare anche qui uno snaturamento del rapporto con il cibo primario ed originale, di nutrimento e piacere. L’alimentazione diventa farmaco e dovere. Il corpo perde elasticità e appare statico, finto, irreale. La vigoressia diventa una prigione, ci si isola dagli altri, si cambia umore, ci si concentra solo sui propri muscoli.

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