sabato 13 aprile 2013

Drunkoressia

Il termine drunkoressia è stato coniato dai giornalisti del New York Times per indicare un nuovo e pericoloso comportamento alimentare diffusissimo tra le adolescenti: mangiare poco, fino ad arrivare anche a digiunare, per poter assumere ingenti quantità di alcolici. “Drunk” in inglese significa, infatti, “ubriaco”.
La drunkoressia presenta alcuni criteri che sono tipicamente patologici: consumo eccessivo di alcol, digiuni forzati (tipici dell'anoressia), vomito autoindotto o uso di lassativi (tipici della bulimia), ossessione per l'aspetto fisico.
Lo scopo di tale comportamento è duplice: dimagrire e farsi accettare dal gruppo dei pari, in particolare i maschi la cui assunzione di alcolici è legata al divertimento ed alle emozioni.
drunkoressiaLa drunkoressia è considerata una variante dell'anoressia. Le analogie sono: rifiuto drastico del cibo, diminuzione di peso, uguali criteri diagnostici. Sussiste però una variante di fondo, in quanto l'assunzione di alcolici significa assumere calorie, quindi si rinuncia al cibo per poter bere maggiormente. La volontà di dimagrire non è fine a sé stessa ma è strumentale all'assunzione di alcol; digiunare è necessario per poter bere. Inoltre nell'anoressia per continuare a dimagrire vengono messi in atto altri comportamenti quali autoinduzione del vomito, uso di lassativi, logorante attività fisica. Nella drunkoressia, invece, l'assunzione di alcol, grazie alla relativo introito di zuccheri, procura un senso di sazietà che permette di non avvertire la fame. Successivamente però la motivazione "drunkoressica" diventa motivazione "anoressica", in quanto dimagrire può diventare lo scopo principale e la persona si esalta dalla consapevolezza di poter vincere la fame.

Nessun commento:

Posta un commento