sabato 13 aprile 2013

Consumo di alcol e aumento di peso

L’alcol, contenuto in varie concentrazioni in un gran numero di bevande, è parte della vita quotidiana nella nostra nazione e il suo uso è diffuso in tutto il mondo; infatti sono in tanti a considerare che un bicchiere di vino di buona qualità completi un buon pasto. Per questo spesso si sottovaluta l'apporto calorico che tali bevande possono fornire alla nostra dieta.
Secondo uno studio condotto in Svizzera (Suter, 2005) l'alcol rappresenta una fonte rilevante di energia. Nonostante il suo contenuto di energia relativamente elevato di 7,1 g / kcal, è ancora controverso se moderate quantità di alcol rappresentino un fattore di rischio per l'aumento di peso e l'obesità.
Dati epidemiologici confermano che l’assunzione di moderate quantità di alcol favoriscono un apporto calorico maggiore come un sostanziale aumento dell’appetito. Diversi studi metabolici mostrano che tale sostanza favorisce una soppressione dell’ossidazione lipidica quindi un aumento del grasso che viene preferenzialmente depositato nella zona addominale.
L'evidenza sperimentale suggerisce che il consumo di moderate quantità di alcol deve essere contabilizzata nel bilancio energetico e può rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di un bilancio energetico positivo e quindi l'aumento di peso. A tal proposito il World Cancer Research Fund britannico ha sviluppato un utile programma per calcolare le calorie di ogni consumo alcolico “Alcohol Calorie Calculator”.
bereIl programma compara il consumo alcolico al consumo di biscotti al cioccolato e indica quanto si dovrebbe camminare a passo svelto per bruciare le calorie assunte.
Un bicchiere di vino da 250 ml, ad esempio, fornisce 178 calorie che equivalgono alle calorie fornite da due biscotti al cioccolato e che richiedono 37 minuti di camminata per essere eliminate.
Il World Cancer Research Fund, ente britannico no profit, sottolinea che le calorie apportate dall'alcol non sono di alcuna utilità per l'organismo perché non sono associate ad alcuna famiglia di nutrienti; in compenso, aumentano sempre il rischio di contrarre tumori del fegato, del cavo orale, della mammella e dell'intestino.
L’alcol anche è classificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S), quale sostanza psicoattiva che può determinare effetti tossici sull'organismo e capace di indurre dipendenza e danni fisici, psicologici e sociali, quindi è considerato anche come un fattore di rischio per la salute che, a differenza degli altri principali fattori di rischio, gode di una accettazione sociale e di una familiarità e popolarità legate alla cultura italiana del bere, una cultura mediterranea, che poneva, sino ad un decennio fa, il consumo di vino come componente inseparabile dell’alimentazione.

  • Suter PM, (2005). Is alcohol consumption a risk factor for weight gain and obesity? Crit Rev Clin Lab Sci. 42(3):197-227.

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