sabato 13 aprile 2013

Binge Eating Disorder

il “Disturbo da Alimentazione Incontrollata”, conosciuto anche come Binge Eating Disorder (BED), è un disturbo del comportamento alimentare che interessa gran parte degli obesi e di cui vengono riconosciute le implicazioni psicologiche. Caratterizzato da abbuffate non accompagnate dalla messa in atto di strategie per compensare l’ingestione di cibo in eccesso.
Può comparire anche in età adulta, dopo i 45 anni, in uomini e donne che non hanno mai sofferto prima di disturbi alimentari, spesso in associazione con una profonda depressione. L’abbuffata compulsiva è caratterizzata da perdita di controllo, velocità nel mangiare, sensazione di pienezza eccessiva, introduzione di grandi quantitativi di cibo in mancanza della sensazione di fame, segretezza nell’atto del mangiare, disgusto e ribrezzo verso sé stessi, stati di ansia e forte agitazione espressi anche a livello motorio.
I pazienti si descrivono come se fossero in trance, come se fosse qualcun altro a mangiare al posto loro. L’abbuffata si presenta alla stregua di un comportamento automatico, che può conciliarsi con altre attività nelle quali non è necessario pensare (per esempio, ascoltare la musica, guardare la tv, ecc). I cibi ricercati durante questi episodi sono prevalentemente dolci ad alto contenuto calorico; spesso vengono preferiti i cibi che la persona di solito non si concede perché li considera “pericolosi” dal punto di vista calorico.
Durante l’episodio di abbuffata il vissuto della persona viene descritto come positivo, poiché vi è un’immediata riduzione del senso di ansia e della fame con la conseguente sensazione di sollievo. Ben presto, tuttavia, prendono il sopravvento emozioni negative: depressione, disgusto, vergogna e senso di colpa. Frequenti sono anche le sensazioni fisiche di stanchezza e mal di stomaco o sonnolenza improvvisa.
Il disturbo da alimentazione incontrollata si insinua nella vita quotidiana senza che sia compreso né dalla persona che ne è affetta, che non capisce perché tutte le diete falliscano, né tanto meno dalle persone che impotenti la circondano.

I criteri diagnostici proposti dal DSM-IV-TR

In realtà questa sindrome è ancora solo una proposta, probabilmente verrà inserita nel manuale nella prossima edizione.
A. Episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata. Un episodio di alimentazione incontrollata si caratterizza per la presenza di entrambi i seguenti elementi:
  1. mangiare, in un periodo definito di tempo (per es., entro un periodo di 2 ore), un quantitativo di cibo chiaramente più abbondante di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe in un periodo simile di tempo e in circostanze simili;
  2. sensazione di perdita del controllo nel mangiare durante l’episodio (per es., la sensazione di non riuscire a fermarsi, oppure a controllare che cosa e quanto si sta mangiando).
B. Gli episodi di alimentazione incontrollata sono associati con tre (o più) dei seguenti sintomi:
  1. mangiare molto più rapidamente del normale
  2. mangiare fino a sentirsi spiacevolente pieni
  3. mangiare grandi quantitativi di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati
  4. mangiare da soli a causa dell'imbarazzo per quanto si sta mangiando
  5. sentirsi disgustato verso se stesso, depresso, o molto in colpa dopo le abbuffate
C. È presente marcato disagio a riguardo del mangiare incontrollato D. Il comportamento alimentare incontrollato si manifesta, mediamente, almeno per 2 giorni alla settimana in un periodo di 6 mesi.
Nota Il metodo per determinare la frequenza è diverso da quello usato per la Bulimia Nervosa; la ricerca futura dovrebbe indicare se il metodo preferibile per individuare una frequenza-soglia sia quello di contare il numero di giorni in cui si verificano le abbuffate, oppure quello di contare il numero di episodi di alimentazione incontrollata.
E. L’alimentazione incontrollata non risulta associata con l’utilizzazione sistematica di comportamenti compensatori inappropriati (per es., uso di purganti, digiuno, eccessivo esercizio fisico), e non si verifica esclusivamente in corso di Anoressia Nervosa o di Bulimia Nervosa

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