martedì 31 maggio 2016

6. Effetto ribellione: poiché non ci riesco mi lascio andare (le soluzioni fallimentari nel seguire una dieta)

Accanto alla ginnastica estenuante, una pericolosa e subdola modalità utilizzata da chi desidera perdere peso, senza dover rinunciare ai piaceri del cibo, è la pratica del vomito autoindotto.
Questa procedura ha in realtà origini antiche. Durante l’Impero Romano i ricchi tenevano banchetti che duravano giorni. In queste occasioni la quantità enorme di cibo non poteva essere consumata dagli invitati.
Per questo motivo, quando il corpo rifiutava l’eccesso di cibo, i convitati – ormai satolli e in preda agli effetti del vino – non si ritiravano dallo scenario conviviale, ma preferivano continuare a prendervi parte, sfidando la legge stessa della nutrizione e il funzionamento degli organi del corpo. Pertanto si indicevano il vomito con una piuma per poi ricominciare a mangiare.

I vantaggi che comporta una pratica di questo tipo non sono indifferenti, dal momento che a differenze delle modalità astinenti, il vomito autoindotto, consente non solo di abbandonarsi totalmente ai piaceri della tavola, ma permette anche di mantenere il peso forma o addirittura dimagrire. Questa tentanta soluzione, rappresenta, l’errore più pericoloso, visto che può trasformarsi a tutti gli effetti in una compulsione basata sul piacere, conosciuta come disturbo da vomito o vomiting, che finisce col diventare un disturbo del comportamento alimentare ben strutturato a cui la persona non può e non riesce a rinunciare e con tutte le conseguenze negative, fisiche e psicologiche, che un disturbo di questo tipo provoca.
E, chi riuscisse a evitare tale trappola, si troverebbe comunque a fare i conti con gli inevitabili effetti collaterali di tale pratica: l’organismo, come risposta di adattamento a questa situazione estrema, trattiene tutto quello che viene ingerito e anche, soprattutto, le tossine.
In altri termini, l’organismo si difende dagli effetti del vomito assimilando e trattenendo tutto cio’ che puo’ senza piu’ selezionare tra cio’ che fa bene e cio’ che fa male (in pratica s’intossica). La naturale conseguenza è che, a seguito della ripetizione di questa tecnica, bastano minori quantità di cibo per ottenere un incremento di peso rispetto a quanto avviene normalmente.

Pianeta Psicologia offre un servizio di consulenza online per gestire il comportamento alimentare, prenota subito un appuntamento scrivendo a info@pianetapsicologia.com o chiamando il numero 393/8765090

Nessun commento:

Posta un commento